TRIESTE - «Non è certo che gli ambiziosi programmi di ampliamento delle infrastrutture portuali, previsti nel Piano regolatore del porto di Trieste, ed il forte incremento dei traffici che ne potrebbe conseguire, siano sostenibili dal punto di vista ambientale». E’ la conclusione delle osservazioni che Wwf e Legambiente hanno consegnato nei giorni scorsi ai Ministeri competenti (Ambiente, Beni culturali) e alla Regione, nell’ambito della procedura Via / Vas (Valutazione di impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica).
Wwf e Legambiente sostengono in una nota che le nuove opere, «da realizzare in due fasi, porterebbero a un incremento di 174 ettari di superfici per la movimentazione delle merci, con una previsione a regime di 5.269 navi per 83,3 milioni di tonnellate / anno. Sarebbe necessario anche estrarre o dragare oltre 2,7 milioni di metri cubi di fanghi dai fondali del Vallone di Muggia». I fondali «sono però inquinati e le procedure di bonifica previste per l...
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