LIVORNO - Secondo una recente indagine condotta dallo studio legale internazionale Ince & Co., lo Stato cinese sarà entro il 2020 il maggior operatore di terminal per contenitori del mondo.
Nello studio si prevede che l’operatore marittimo nato dalla fusione di Cosco e China Shipping sarà in effetti il più grande operatore terminalistico, grazie agli investimenti nell’iniziativa One Belt One Road (Obor), dove circa 150 miliardi di dollari Usa vengono investiti annualmente per la costruzione di nuove strade, ferrovie e oleodotti.
Negli ultimi dodici mesi, venti miliardi di dollari sono stati investiti soltanto in porti e terminals.
«Se il 2017 è stato l’anno in cui l’Occidente si è reso conto della ”Obor”, il 2018 sarà l’anno in cui il suo impatto comincerà ad essere evidente e, anzi, già si notano i segni dei suoi effetti macroeconomici» ha detto Ton van den Bosch, direttore del settore porti e infrastrutture marittime di Ince & Co.
Secondo van den Bosche i piccoli opera...
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Tags: Shipping
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