GENOVA - La Clia, associazione mondiale degli armatori del settore crociere, scommette sui carburanti alternativi: questo quanto emerso da un documento pubblicato nel quale l'organizzazione fa il punto sullo stato dell'arte per quanto riguarda le 241 navi attualmente in attività sulle rotte mondiali. Una flotta che ha un'età media di 14 anni e che, come emerge dal dossier, ha ancora ampi margini di miglioramento per quanto concerne le potenzialità di virata sulle propulsioni 'green' e meno inquinanti. Occorre che le compagnie investano su unità in grado di sfruttare carburanti innovativi, previo però investimenti da parte dei governi per renderli disponibili su larga scala e con i necessari incentivi economici: è difatti stimato che con limitati accorgimenti e modifiche strutturali ai motori, il 74% delle navvi ad oggi circolanti siano già in grado di bruciare biodiesel o combustibili...
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