“Mancano 3mila lavoratori tra gli spedizionieri”

Semplificazione normativa e investimenti nelle risorse umane: sono queste le leve essenziali per rendere più efficiente il settore delle spedizioni – strategico per sostenere la competitività del tessuto imprenditoriale e del Made in Italy – emerse oggi nel corso dell’Assemblea Pubblica di Fedespedi, la Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali che associa oltre 2.100 aziende. L’appuntamento di quest’anno, dal titolo “La merce al centro: politiche e prospettive di sviluppo del commercio internazionale”, è stato aperto dal professor John Manners-Bell, esperto internazionale di logistica e ha visto confrontarsi professionisti del settore e rappresentanti di categoria, insieme al presidente di Fedespedi Alessandro Pitto e ai Vicepresidenti Guglielmo Davide Tassone con delega a sviluppo delle risorse umane e Ciro Spinelli con delega ai progetti normativi. In rappresentanza delle istituzioni, è intervenuto Edoardo Rixi, Viceministro alle Infrastrutture e dei Trasporti.

LE NOSTRE INTERVISTE AI PROTAGONISTI

LE VOCI DELLA POLITICA

Il vice ministro Rixi sul palco di Fedespedi

Efficientare il sistema con la digitalizzazione, programmare gli interventi infrastrutturali per prevenire situazioni di rischio e di collasso del sistema oltre che evitare cantieri a singhiozzo

Il Vice Ministro alla Infrastruttire e Trasporti Edoardo Rixi è intervenuto all’Assemblea nazionale di Fedespedi e, nel suo intervento di apertura dei lavori, ha discusso gli aspetti chiave della strategia per potenziare il settore dell’export: migliorare il sistema logistico nazionale, secondo il rappresntante del MIT,  è una priorità assoluta, specialmente per affrontare le sfide che le industrie come la meccanica metallica nel nord Italia stanno affrontando riguardo al trasporto eccezionale e alla logistica di spedizione. Efficienza attraverso la digitalizzazione e l’uso dell’intelligenza artificiale per prevenire blocchi e ritardi, aggiornamenti infrastrutturali essenziali per prevenire rischi e il collasso delle infrastrutture,  collaborazione tra il settore pubblico e privato  cruciale per definire obiettivi nazionali e consentire alle aziende di tenere bassi i costi, restando concorrenziali sullo scenario globale.

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