Interporto di Padova: 50 anni fa, una felice intuizione

“Ben si adatta alla storia di Interporto la frase ‘il tempo non si misura in anni ma in trasformazioni’, possiamo dire infatti che Interporto, specialmente nella sua storia recente, ha saputo evolvere radicalmente ed adattarsi ad ogni cambiamento del mercato”. Questo l’incipit del discorso del presidente di Interporto Padova Spa Franco Pasqualetti, rivolto dal palco dell’Aula Magna dell’Università patavina alla folta platea di addetti ai lavori, Autorità e Istituzioni presenti per celebrare lo speciale anniversario dei primi 50 anni di intensa e prolifica attività.

LA VOCE DEI PORTI

PAROLA ALL’ESPERTO

Il prof. Luciano Greco, Direttore CRIEP e Prof. Ass. di Scienza delle Finanze Università di Padova

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ, LE CHIAVI DEL SUCCESSO
Indicazioni per il sistema nazionale

“Diciamo che il successo è fondamentalmente si è basato sulla capacità che hanno avuto le istituzioni socie e gli amministratori nell’anticipare le tendenze e le crisi. L’esempio più emblematico è appunto l’investimento in tecnologie green in tempi non sospetti”.  Ma anche “la realizzazione dell’ultimo miglio a basso impatto ambientale con mezzi a metano nel 2004 è un altro esempio. Oggi molte città cercano imitare un modello che invece a Padova esiste ormai con 20 anni di esperienza. Altro esempio è la realizzazione di pannelli fotovoltaici, con la prospettiva di creare un accumulatore di energia. Quindi una sorta di comunità energetica della logistica e della intermodalità: una scelta compiuta di nuovo 10-15 anni fa, investendo in tecnologia e investendo in tempi non sospetti”. 

Al servizio dell’economia del Nord Est: il direttore dell’Interporto Padova Tosetto

“Non ci interessa tanto essere primi nelle classifiche quanto individuare e mettere in atto modelli gestionali virtuosi. Da un lato la logistica e il trasporto devono essere pensati per contenere l’impatto ambientale, dall’altro occorre anche prestare attenzione alla salvaguardia di queste strutture evitando una proliferazione indiscriminata non giustificata da reali esigenze del territorio. Più che alla espansione territoriale indiscriminata, bisogna quindi puntare sulla massimizzazione delle aree già destinate all’intermodale”.
Parole e musica del direttore generale Roberto Tosetto, pronunciate nel corso della tavola rotonda che ha animato l’Aula Magna dell’Ateneo patavino, momento clou della mattinata dedicata alla celebrazione dei 50 anni di Interporto Padova Spa. 

Il Direttore Generale di Interporto Padova spa Roberto Tosetto

LE VOCI DELLA POLITICA

Pichetto Fratin: “La sfida è continuare a crescere ma in modo sostenibile”

Interporto Padova Spaha celebrato con un evento nella magnifica Aula Magna di Palazzo Bo dell’Università di Padova il 50° anniversario di fondazione. A impreziosire l’evento ha ricordato cinquant’anni di vita e le trasformazioni che hanno fatto di Interporto Padova l’hub italiano più avanzato da un punto di vista tecnologico e di sostenibilità ambientale, assieme alla presentazione dell’ultimo innovativo progetto realizzato, vale a dire un impianto fotovoltaico ad accumulo di energia per alimentare le gru elettriche del grande Terminal Intermodale con un impianto che punta all’autonomia energetica, alla protezione contro le perturbazioni del costo dell’energia e alla totale sostenibilità ambientale delle operazioni logistiche, c’è stato anche l’intervento di persona del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. 

Fratin

L’importanza dell’Interporto di Padova costituisce una peculiare eccellenza del sistema di trasporto merci, della logistica, dell’intermodalità e della sostenibilità, favorito dalla centralità del Veneto rispetto alle grandi direttrici di traffico in direzione sia est‐ovest sia nord‐sud. Assieme a quello di Verona, l’interporto di Padova movimenta il 50 per cento delle unità di trasporto intermodali di tutta Italia, rivestendo così un’importanza strategica non solo per il Veneto e per l’Italia, ma anche a livello internazionale”.

Così la vicepresidente della Regione del Veneto e assessore a Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti è intervenuta nell’Aula Magna del Palazzo del Bo’ (Pd), su delega del presidente del Veneto Luca Zaia, in occasione delle celebrazioni per il mezzo secolo  dell’Interporto.

“Interporto Padova ha portato avanti delle progettualità e una visione sostenibile ed ecologica in tutto l’arco dei suoi 50 anni. Io credo che Interporto Padova non abbia nessun problema a mettere a disposizione la propria esperienza e progettualità, ci vuole semplicemente la volontà e la voglia da parte di chi lo può recepire di farlo. Grazie al presidente Pasqualetti, grazie al direttore Tosetto e a tutti i presidenti che si sono succeduti, continuate così perché ci rendete orgogliosi del vostro operato”.

“Oggi tutti parlano di sostenibilità ambientale, sociale ed economica – ha proseguito la vicepresidente De Berti – ma l’Interporto di Padova è stato lungimirante anticipando i tempi e ora si beneficiano dei risultati; basti ricordare l’iniziativa di city logistic denominata CityPorto, attiva già dal 2004, grazie alla quale dall’interporto di Padova partono mezzi a basso impatto ambientale per la distribuzione delle merci nel centro urbano di Padova e verso Abano e Montegrotto. L’ultimo miglio della catena di trasporto grazie al quale si riesce a contribuire alla riduzione delle esternalità negative, tagliando del 17 per cento le emissioni inquinanti. È una iniziativa che meriterebbe di essere replicata a livello nazionale”.

“Al di là del ruolo di primo piano dell’interporto di Padova – conclude la vicepresidente De Berti – va sottolineato come oggi sia sempre più strategico e fondamentale sviluppare, come ha anche previsto Piano Regionale Trasporti, per un comparto che vale 100 miliardi di euro l’anno, una gestione integrata della logistica con il coordinamento almeno di livello regionale, necessario per rendere sempre più competitivo il Veneto nei mercati nazionali e internazionali, nell’ottica di una crescita sostenibile”.