Allarme Federazione del Mare su aumento costi

di ancoraggio
ROMA - Il cluster marittimo italiano, riunito dal 1994 nella Federazione del Mare, guarda con grande allarme al possibile incremento dei nostri costi portuali conseguente alle iniziative degli uffici della Commissione europea: si ha infatti notizia dell’eventualità di una procedura d’infrazione a proposito della mancata imposizione fiscale sui canoni di concessione e autorizzazione percepiti dagli Enti pubblici che amministrano i nostri porti, dandone in concessione le banchine a operatori privati, cioè le Autorità di sistema portuale. L’incremento di costo che ne deriverebbe andrebbe nel senso opposto al recupero di competitività che la Federazione del Mare chiede per i porti italiani e avrebbe conseguenze fortemente negative sulle stesse capacità produttive dell’industria nazionale: l’Italia è infatti un grande paese manifatturiero con poche materie prime, un’economia di trasformazione che si approvvigiona per lo più via mare dall’estero e i cui prodotti vengono esportati spesso ...
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