Giachino a MercInTreno: “La priorità sono i collegamenti alpini”

ROMA – In platea al Forum MercInTreno 2023 ospitato a Roma nelle ore scorse negli spazi del Mercato Centrale alla Stazione Termini, è intervenuto da spettatore interessato anche Mino Giachino. L’ex Sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dal 2008 al 2011 si è soffermato sulle necessità e sulle criticità del settore delle movimentazioni delle merci su binario, con la recente news relativa alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del regolamento per la richiesta dei fondi di incentivazione del Ferrobonus.  “Si tratta di una buona notizia – è l’incipit agrodolce del presidente di Saimare – Quello che balza gli occhi è però il fatto che un regolamento che riguarda i prossimi 5 anni con fondi inferiori a quelli che stanzia io nel 2009 per la prima annualità del Ferrobonus. Inoltre, sono passati 14 anni da quella data enon è diventato ancora un elemento essenziale della politica dei trasporti dei governi negli ultimi 10 anni: oggi, purtroppo, ne vediamo i risultati, ne sperimentiamo i problemi delle infrastrutture che si sono rivelate insufficienti nell’ultimo decennio. Si è perso tempo ad analizzare quelle che potevano essere le opere utili, quando era già chiaro che si trattava dei corridoi alpini sui quali bisognava andare avanti assolutamente con grande forza verso l’Europa. Abbiamo perso tempo”.

Il treno, malgrado tutto, resta strumento sempre più necessario. In prims in chiave sostenibiltà ambientale ed economica.  “Oggi abbiamo dei colli di bottiglia incredibili, con la linea ferroviaria fatta da Cavour interrotta perché dalla parte francese c’è una frana. E perché non si è andati avanti con la TAV.  Il tunnel autostradale del Bianco chiuso per manutenzione improrogabile. E invece, la priorità del paese sono i valichi alpini: il 67% delle esportazioni verso l’Europa passa attraverso questi collegamenti.  Spero che questo governo usi la forza politica che ha per andare avanti prorpio ‘come un treno’, per risolvere i problemi delle infrastrutture. Bisogna usare le risorse del Pnrr, fare delle scelte e completare i quattro corridoi. Collegarli ai porti vuol dire togliere l’intasamento del traffico, spostarlo su rotaia e consentire ai nostri scali di ricevere più merce. Più logistica, più entrate fiscali, più crescita”.

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Tags: Logistica

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