

TRIESTE - L’evoluzione anche geo-politica dello scenario internazionale, accelerata anche dall’emergenza virus, sta rilanciando prepotentemente il ruolo di Trieste come grande hub internazionale per le merci e sta tornando a sollevare forti interrogativi sulla firma che il Governo italiano, unico fra tutti i governi europei, ha apposto sul programma della Belt & Road Initiative, parte integrante del programma strategico della Repubblica popolare cinese.
Un dibattito televisivo a Trieste (porto sul quale si è focalizzato l’interesse di Pechino e scalo considerato la porta preferenziale di accesso ai mercati dell’est europeo accreditati di maggiori potenzialità di crescita economica e produttiva) ha acceso i riflettori su queste tematiche, facendo emergere dal confronto fra esperti di geopolitica, traffici marittimi, operatori portuali e int...
Condividi l’articolo
Articoli correlati
Potrebbe interessarti
Rixi a Livorno: “Le nomine attese dopo la sintesi in corso”
“Sblocchiamo il futuro”. L’AdSp veneta porta l’evento a Roma
Il Mimit lancia la consultazione per l’ex centrale Enel a carbone del porto di Civitavecchia
TPCS sempre più funzionale per Livorno
Più forza sulla ferrovia per l’AdSp MTS
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica