Dopo lo stop alla Via della Seta, Federagenti chiede certezze sul potenziamento della rete logistica

Federagenti
GENOVA - “Corretta e tempestiva la decisione di fare uscire l’Italia dalla Via della Seta, ma ora è indispensabile un impegno pubblico e privato concentrato anche su questioni infrastrutturali e di analisi delle catene globali di approvvigionamento, focalizzando le risorse sugli interventi sostanziali e non perdendo di vista un quadro economico e commerciale che vede comunque una percentuale altissima di imprese italiane dipendere per una quota rilevante da materiali strategici prodotti in Cina”. A lanciare l’allarme, chiedendo al governo una prova di grande pragmatismo e coerenza, è il presidente della Federazione italiana degli agenti marittimi (Federagenti), Alessandro Santi, in rappresentanza di una categoria che più di ogni altra si trova sulla linea del fronte dell’interscambio commerciale via mare. Abbonati Effettua il login
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Tags: Logistica

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