MILANO - L’industria delle navi da crociera, nel complesso, non sembra preoccupata di ridurre in Europa le emissioni nocive che continuano a inquinare l’aria e affumicare le città portuali. Un quadro impietoso che riguarda l’Italia da vicino, quello emerso dalla classifica annuale di Nabu (Nature And Biodiversity Conservation Union).
L’organizzazione tedesca ha valutato le soluzioni introdotte dalle compagnie di crociera per ridurre l’impatto negativo delle loro navi sulla qualità dell’aria delle città di porto dove attraccano. A quanto si vede dalla classifica, colossi come Msc Cruises, Carnival Cruise e Royal Caribbean non fanno che il minimo richiesto dalla legge per abbattere la quantità di sostanze nocive nei fumi delle navi. Hapag Lloyd Cruises e Tui Cruises hanno scelto almeno di usare catalizzatori Scr o di predisporre le proprie navi all’ormeggio in banchine elettrificate per non dover lasciare i motori accesi.
Tra le imbarcazioni analizzate da Nabu, solo una – la AID...
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