Accelerare i lavori della TAV per ricordare Mario Virano

virano chiomonte torino-lione

LIVORNO – “Caro direttore, scrive Mino Giachino responsabile Piemonte logistica di Fratelli d’Italia al nostro quotidiano, ieri abbiamo dato  l’ultimo saluto a Mario Virano che da 17 anni si è occupato prima da presidente dell’Osservatorio, poi da commissario, infine da direttore generale della TELT della costruzione dell’opera più importante per il rilancio e per il futuro di Torino.
Virano ha avuto due grandi meriti, il primo di riallacciare il dialogo costante e vero con i sindaci della Valle, molti No Tav, alcuni che provenivano dal suo stesso partito, sempre contrari prima alle autostrade e poi alla Tav.
Il secondo aver corretto il progetto rendendolo molto ma molto meno impattante, con la bella idea della stazione internazionale a Susa e che ora la nuova sindaca di Bussoleno vorrebbe insediare a Bussoleno, il comune epicentro della lotta No Tav.
Sono stati anni difficili, con lotte e assalti prima ai carotaggi poi all’impianto del cantiere di Chiomonte. Aziende locali assaltate perché lavoravano al cantiere. Infine la norma inserita nell’ultima Finanziaria del Governo di cui ho avuto l’onore di far parte, e che illustrai alla Camera, che dichiarando l’interesse nazionale dell’area, consentiva la difesa del cantiere da parte delle forze dell’ordine. Fu possibile così la  costruzione della galleria geognostica di Chiomonte.

Ricordo, continua la nota di Giachino, una visita di solidarietà al sindaco di Chiomonte, Pinard che, minacciato, ricevette la solidarietà dei sindaci della Valle con fascia tricolore e appunto quella di Mario e della mia come rappresentante del Governo.
L’inizio dei lavori dalla parte francese dove si potevano ammirare tutte le innovazioni del cantiere indubbiamente più avanzato del mondo. A un certo punto i tempi troppi lunghi causati dalle contestazioni e da alcune incertezze governative hanno coinciso con l’arrivo del Governo più contrario all’opera e dopo il voto del Consiglio Comunale di Torino del 29 Ottobre 2018 il rischio di perderla lo toccavamo con mano.

Il grande successo delle nostre grandi manifestazioni Si-Tav di piazza Castello portarono la Lega al ripensamento che si concretizzò nel 2019 il 7 Agosto nel voto che bocciava a larga maggioranza la mozione No-Tav dei Cinque Stelle. La Tav era salva. Così nella legislatura in cui i Cinque Stelle erano il maggior partito e partecipavano al governo del Paese, la Tav non poteva più essere messa in discussione.
Le nostre grandi manifestazioni avevano cambiato il vento e sconfitto la linea del No a Tutto, da NoTav ai NoTap etc. e le conseguenze positive si vedono nelle tante opere inserite nel Pnrr. Con grandi lentezze le attività  sono riprese e tra pochi mesi saranno aperte le buste dell’ultimo lavoro di Mario, la gara di appalto per l’inizio del tunnel dalla parte italiana. I lavori dovrebbero chiudersi nel 2032/3.  Molto lontano.

Molto in là perché se oggi Torino il Piemonte è il Paese avessero la Tav la nostra economia crescerebbe di più, ci sarebbe più lavoro tra logistica e turismo e Torino che dispone di un know how manifatturiero di prim’ordine potrebbe attrarre in città nuovi investitori esteri anche nel settore auto.
Se chi amministrava Torino avesse ascoltato chi, come il sottoscritto, segnalava già nel 2008 l’inizio della decrescita e avesse chiesto a Virano di accelerare in ogni modo i lavori oggi la nostra economia e il nostro lavoro starebbero meglio.

Il Corridoio Mediterraneo, conclude Giachino, è infatti una di quelle opere che spostano traffici, che oggi passano sopra le Alpi, sotto le Alpi e cioè nella Pianura Padana e quindi porterà crescita economica e lavoro. Certo i francesi vanno più lenti perché loro hanno già l’alternativa, gli italiani no. Ecco perché il modo migliore per convincere i francesi è mandare avanti i lavori dalla nostra parte in modo più celere.
Conto sulla determinazione del Governo Meloni e del ministro Salvini per la nomina di un tecnico di alto profilo e della spinta alla accelerazione dei lavori dalla parte italiana”.

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Tags: Logistica

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