TRIESTE - «Sì, a Trieste vale la pena investire. Per farlo però c'è necessità anche di chiarezza della burocrazia: ci deve essere un'Autorità sovraordinata alle altre, che non può essere che l'AdSP, per coordinare le altre ed attuare quanto necessario al sostegno ed allo sviluppo dei traffici. Altrettanto è necessaria la collaborazione e la determinazione di tutte le categorie portuali che devono lavorare sinergicamente per mantenere qualità, affidabilità e competitività delle attività offerte dal Porto di Trieste tramite i suoi operatori». Queste le conclusioni tratte dal presidente del Propeller Club di Trieste, Fabrizio Zerbini, al termine della serata conviviale che ha visto, venerdì scorso fino a tarda sera, svilupparsi un interessante dibattito su Egitto, Turchia, Israele ed i traffici con l'Adriatico, in relazione alla situazione di instabilità socio-economica in Medio Or...
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