ROMA - Da quando è stato liberalizzato il mercato del trasporto merci internazionale nel 1990, l'Unione europea ha dato vita a un'ampia produzione legislativa in materia, che avrebbe anche dovuto garantire condizioni di lavoro standardizzate, in un clima di concorrenza sostenibile. Tuttavia, tale armonizzazione non si è realizzata in quanto nei vari Stati membri vi sono condizioni di operatività delle imprese molto diverse.
Lo studio condotto dal Cnr, presentato al convegno organizzato da "Anita", mette in evidenza le divergenze relative alle condizioni di lavoro, ai livelli di retribuzione e al costo degli autisti internazionali in Europa che vedono l'Italia posizionata ai primi posti nell'infelice classifica sul costo del lavoro dei conducenti.
Al convegno hanno partecipato in qualità di relatori, il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, il direttore del Cnr Alexis Giret, il presidente del sindacato europeo dei trasporti stradali Rober...
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