ROMA - Il dato negativo dell’export italiano nel mese di Luglio «si spiega, da un lato, con la crisi economica e, in alcuni casi, politica che stanno attraversando alcuni tra i nostri principali partner extra-Ue, dall’altro, con il fatto che il periodo in questione coincide con la fase di massimo apprezzamento dell’euro sul dollaro (pari ad 1,36), fattore, questo, di freno delle nostre vendite sui mercati al di fuori dell’Unione europea». Lo riferisce in una nota il segretario generale di Assocamerestero, Fausto Esposito, commentando i dati diffusi dall’Istat sul commercio estero.
«Nonostante i risultati di Luglio - sottolinea Esposito -, nei primi sette mesi dell’anno, l’Italia è l’unico Paese, tra i principali esportatori europei, che, insieme alla Germania, incrementa le sue esportazioni (+ 1,3%, per un valore complessivo di 231 miliardi di euro) ». Riguardo le destinazioni e i settori dell’export, «preoccupa il dato di alcuni mercati di prossimità per le aziende italiane...
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