LIVORNO - (Renato Roffi) Una buona volta, finalmente, si avverte, se pure con diverse sfumature, un tono inusitatamente deciso nel documento firmato e diramato alcuni giorni or sono da Sergio Landi per Vertenza Livorno, quasi completamente condivisibile (il che non significa condiviso), sebbene meritevole di alcune chiose. Si tratta di una nota che, in un certo qual modo, si distacca dai toni, tutto sommato, moderati, sin qui tenuti e che, per maggior agio di chi legge, merita riportare integralmente:
«Dopo l'incontro (10 Novembre) con il Presidente della Autorità Portuale di Livorno, l'Assemblea di Vertenza Livorno del Ora, prescindendo dal fatto che al presidente del Tribunale, salvo che si tratti di questioni e di affari privati, di inviti o di altra corrispondenza extra istituzionale, non si inviano lettere, ma, se mai, segnalazioni o, addirittura, denunce più o meno circostanziate, nel testo sopra riportato a colpire è l'espressione
"il presidente dell'Autorità po...
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