MILANO - (Paolo Federici) Valutando noli marittimi da pagarsi per un container (da 40' box) che viaggia in import dalla Cina verso l'Italia, evidenziando l'andamento settimanale dall'inizio dell'anno ad oggi, ciò che balza all'occhio è l'impennarsi improvviso dei noli (quando la compagnia di navigazione prova a far "salire" i prezzi) seguito dall'immediato deprezzamento (quando la stessa compagnia di navigazione si accorge che il "mercato" non la segue più).
Una cosa è chiara: con i noli "bassi" le compagnie di navigazione continuano a perdere e quindi hanno un'unica prospettiva davanti, quella di chiudere. Di contro, aumentando i noli cercano di risalire la china, ma il risultato è ancora peggio: perdono anche quel poco/tanto volume di traffico che, a fatica, avevano acquisito.
Esiste una terza via: il taglio dei costi, che significa licenziamento in massa. Però, potrebbe argomentare qualcuno, si può sempre tamponare con le "fusioni", gli accorpamenti, le sinergie, ....
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