BRUXELLES - «Prevedendo che il prezzo del trasporto di merci su strada non possa essere inferiore ai costi minimi d’esercizio, la normativa italiana viola il diritto dell’Unione europea» perché «l’applicazione di un simile prezzo minimo può restringere la concorrenza nel mercato interno». Lo ha dichiarato la Corte di Giustizia europea in una sentenza, rispondendo in via pregiudiziale al Tar del Lazio presso cui sono pendenti da oltre due anni numerosi ricorsi contro la disciplina dei prezzi minimi inderogabili per i servizi di autotrasporto (articolo 83 bis del D. L. n° 112/2008).
La normativa italiana sul trasporto di merci su strada prevede che il corrispettivo dovuto dal committente non possa essere inferiore ai costi minimi d’esercizio, i quali includono il costo medio del carburante per chilometro di percor...
Condividi l’articolo
Articoli correlati
Potrebbe interessarti
Francesco Greggio nuovo Cfo Gruppo Moby
Costruzione del terminal Dp World in Ecuador
Nello scalo di Ancona arriva Babbo Natale
In comune a Trieste ambasciatore della Turchia
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica