MILANO - Un’impresa che vende in tutto il mondo deve essere a conoscenza delle barriere come delle opportunità presenti alle Dogane di destinazione, altrimenti si corre il rischio che i suoi prodotti vengano respinti con costi notevoli. Mancano in Italia le figure professionali capaci di districarsi tra divieti di importazione, dazi doganali, accordi di libero scambio e altre questioni doganali che possono migliorare l’export italiano, il cui valore nel 2022 ha superato i 625 miliardi di euro. Per formare queste nuove professionalità nel 2020 è nato il primo Master in “Commercio Internazionale e Dogane” riconosciuto dall’Agenzia dei Monopoli e delle dogane (ADM) e organizzato da ARcom Formazione in collaborazione con...
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