GENOVA - L’autotrasporto italiano è morto, ormai è scaduto il tempo anche per interventi normativi che consentano di arginare la crisi di un settore che in Italia garantisce più dell’85% dei trasporti di merce, ma che, scavalcato da imprese estere autorizzate a operare sottocosto sul territorio italiano, subissato dai debiti (più di 31.000 euro per mezzo pesante in circolazione in Italia) sopravvive solo ai margini della legalità. La denuncia è stata formulata ieri dai vertici di Trasportounito secondo cui il ricorso a misure estreme di protesta è ormai inevitabile, ivi compresa l’ipotesi di un assedio di Roma attraverso il blocco a tempo indeterminato del Raccordo anulare.
Secondo il presidente di Trasportounito, Franco Pensiero e (nella foto) il segreta...
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