LIVORNO - «Siamo in un’epoca di profondi cambiamenti e siamo a un crocevia fondamentale: la Marina Militare sta rischiando di morire. Nel 2025 vanno in disarmo 51 delle nostre 60 unità e questo a fronte di un ingresso di sole 10 navi, ma come forza combattente rischiamo di scomparire molto prima. Per impedire questo disastro, e per impedire di perdere insieme alle navi anche la capacità marittima nel suo complesso, cantieristica e industria ad alta tecnologia annessa, il che sarebbe ancora più tragico, bisogna essere in grado di costruire almeno due o tre navi l’anno».
Così il Capo di Stato Maggiore della Marina militare, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, di fronte agli allievi dell’Accademia Navale di Livorno, in occasione della consueta cerimonia di apertura dell’anno accademico 2013 - 2014. Agli allievi, l’ammiraglio ha rivolto un invito: «Impegnatevi con la mente e con il cuore».
«Rispetto a quando abbiamo posto il problema al Parlamento, nove mesi fa, abbia...
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