GENOVA - Nessuna fusione tra le compagnie portuali di Genova e Savona, ma una proposta comune per riformare il lavoro sulle banchine, partendo proprio dal ruolo dell'Autorità portuale che dovrà avere un compito di regolazione dei servizi per garantire la forza lavoro necessaria a coprire le esigenze del porto, le ordinarie e le straordinarie, sulla base del valore della flessibilità nel lavoro, indispensabile per la progressiva variabilità del traffico marittimo.
Le compagnie portuali di Genova, la Compagnia Unica Paride Batini e la Pietro Chiesa, assieme alla Culp, la compagnia di Savona, hanno presentato, nel corso di un convegno a Palazzo San Giorgio, le loro proposte. Autorità portuale può, secondo questa proposta, individuare oneri di servizio pubblico da imporre ai concessionari per poter mantenere qualità, sicurezza e formazione e dovrà individuare le modalità di compensazione, tenendo conto dei costi sostenuti dalle compagnie. Una compensazione che può utilizzare qu...
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