PARIGI - «In assenza di eventi avversi, la crescita nelle economie avanzate dovrebbe gradualmente rafforzarsi dopo la metà del 2013 e lungo il 2014, aiutata dal supporto di politiche monetarie accomodanti, dal miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari e da un graduale ritorno della fiducia». Lo scrive l’Ocse nel suo Economic outlook. La previsione è però divergente tra diversi Paesi, precisa l’organizzazione, e in particolare «é previsto che gli Stati Uniti crescano più in fretta delle altre economie Ocse».
«L’economia dell’eurozona resta molto debole nell’insieme, con crescenti divergenze nelle prospettive degli Stati membri». Nel suo Economic outlook, infatti, l’Ocse prevede per l’insieme dell’area euro, una contrazione del Pil dello 0,6% nel 2013, e un ritorno alla crescita, con un + 1,1%, nel 2014. In questo scenario, aggiunge il rapporto, «la Germania è la principale eccezione, con una ripresa già in corso».
Queste stime, precisa l’organizzazione, «attr...
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