VARNA - Il Sud Est Europa dei porti prova a trovare una «lingua comune» per regolare i traffici marittimi, tra problemi di comunicazione, concorrenza crescente e timori per la tutela ambientale. L’area che comprende i porti della Puglia, di Grecia, Bulgaria, Romania, Montenegro, Croazia e Albania si è incontrata sul Mar Nero a Varna, seconda città della Bulgaria e primo porto del Paese con dieci milioni di tonnellate movimentate nel 2013, per la seconda conferenza del progetto ”Ten Ecoport” (Transnational Enhancement of Ecoport network).
La parola chiave è sostenibilità: al tavolo ci sono sia le Autorità portuali sia le agenzie ambientali, soggetti per forza di cose con «interessi contrastanti», nota il responsabile scientifico di Ten Ecoport e docente del Politecnico di Bari, Leonardo Damiani.
Si parte dalla realtà di un’area, il Sud Est Europa, «devastato dal punto di vista dei trasporti». Ma i traffici sui tre mari stanno crescendo, e così l’obiettivo è arrivare al p...
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