Si navigava nel Mediterraneo già nel Mesolitico

LECCE - L’uomo navigava nel Mediterraneo alla ricerca di cibo e nuove terre già 8.600 anni fa, cioè verso la fine del Mesolitico e non nel Neolitico, come si credeva finora. E' quanto risulta dallo studio dei resti di un pasto composto da una mandibola di cervo e vari molluschi. La scoperta, all’interno della Grotta del Tuono di Marettimo (isole Egadi), è di un team di ricercatori dell’Enea - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che si è avvalso delle professionalità del Cedad, il Centro di fisica applicata datazione e diagnostica dell’Università del Salento, proprio per la datazione (nella foto i suoi laboratori). Lo studio è stato recentemente pubblicato su “Earth Science Reviews”. "Nella ricerca scientifica spesso è la collaborazione tra discipline e competenze diverse che porta alle scoperte più importanti e inaspettate", sottolinea il professor Lucio Calcagnile Abbonati Effettua il login