NEW DELHI - Scende in campo anche l’Unione europea nel braccio di ferro tra Italia e India sulla questione dei marò e dell’immunità - negata dalla Corte Suprema di New Delhi - dell’ambasciatore Daniele Mancini. Dopo le titubanze dei giorni scorsi, l’Alto rappresentante della politica estera comunitaria Catherine Ashton si è detta «preoccupata» per le limitazioni imposte ai movimenti del diplomatico italiano, esortando al «rispetto» della Convenzione di Vienna.
Questo nel giorno in cui la presidente del Partito del Congresso indiano al potere, l’italiana Sonia Gandhi, rompendo il riserbo mantenuto finora, ha commentato lo «strappo» italiano in un incontro con parlamentari del suo partito: «L’atteggiamento di sfida del Governo di Roma sulla questione dei due marò e il suo tradimento di un impegno con la nostra Corte Suprema - ha tuonato - sono completamente inaccettabili». «Si faccia tutto quello che è nelle nostre possibilità per riportarli indietro», ha esortato la donna più...