ROMA - Tira aria di resa dei conti finale per il progetto di autostrada che punta a collegare Orte, nel centro Italia, a Mestre, nel Nord Est. La gestazione è stata lunga: una quindicina d'anni. Più esattamente l'investimento è stato inserito nella Legge obiettivo all'inizio degli anni Duemila e dichiarato di pubblica utilità nel lontano 2003.
Tra i promotori spicca il nome di Vito Bonsignore, ai tempi della Prima Repubblica influente parlamentare della Dc, corrente Andreotti, finito nei guai durante Mani pulite, poi europarlamentare eletto nelle file del Popolo della libertà nel 2009 e infine passato con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Oggi ha lasciato la staffetta al figlio Luca, impegnato nella Ilia (Infrastrutture lavori Italia autostrade), capofila delle operazioni. Per il resto il progetto resta identico: quasi 400 chilometri di tragitto che andrebbero a sostituire la tanto discussa Romea, obsoleta e pericolosa, con un tass...
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