ROMA - Accanto all'ipotesi già emersa di cedere l'intera partecipazione in Enav, il Tesoro ha allo studio anche il dossier Eni, per dare così una spinta da circa due miliardi di euro all'obiettivo del Governo di privatizzazioni per 3,4 miliardi entro il 2017.
Lo schema allo studio è quello della cessione alla Cassa Depositi e Prestiti. La possibile mossa sull'Eni, ed in particolare cedere
solo una parte ancora da definire della partecipazione del 4,3% in portafoglio, è la scelta su cui al momento ci si starebbe concentrando in via Venti Settembre tra le ipotesi da affiancare all'operazione sulla quota in Enav; sarebbero state diverse le ipotesi prese in esame su partecipazioni dove è maggiore la sensibilità anche "politica" e c'è quindi l'esigenza di un più ampio consenso: aziende come Enel, Poste, Ferrovie e, appunto, l'Eni.
Secondo l'agenzia Bloomberg News, che cita fonti ...
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