ROMA - Perfezionare l’accordo tra Alitalia e Air France sarebbe una «grande occasione» per l’Italia: diventare primo azionista del maggiore vettore europeo. E sarebbe un peccato sprecarla. Lo sostiene il ministro dello Sviluppo, delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera, che guarda di buon occhio l’integrazione con i francesi e difende l’intesa fatta nel 2008 quando lui, da amministratore delegato di Intesa SanPaolo, guidò la cordata di italiani che consentì il salvataggio della compagnia.
Intanto uno degli azionisti, Cosimo Carbonelli, assicura che i soci italiani sono compatti nel contrastare una svendita della compagnia ai francesi; mentre le Ferrovie dello Stato restano defilate, precisando che al momento non sono interessate.
L’operazione con Air France «può esser...
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