TRIESTE - Il 2023 ha presentato diversi segni meno per il traffico portuale, ma con un calo da inquadrare e giustificare almeno parzialmente all’interno del quadro generale di crisi che sta mettendo a dura prova l’economia mondiale e i porti: dalla guerra russo-ucraina al conflitto in Medio Oriente, che hanno prodotto un rallentamento della crescita. “Le tensioni geopolitiche e i conflitti in atto hanno creato ulteriori disruption che si sono aggiunte a quelle lasciate in eredità dal Covid. Basta guardare i dati per capire che la crisi è arrivata anche a Trieste e potrebbe durare nel tempo. Per questo dobbiamo saper diversificare per reagire agli shock. Nell’insieme però l’Adriatico orientale ha offerto una prova di forza, contenendo le perdite e investendo nel settore ferroviario e su nuove linee nell’area inframed c...
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