GENOVA - Dal 1828 la storia delle famiglie genovesi Grendi e Musso, nati spedizionieri, poi diventati armatori, si è intrecciata con quella dei porti italiani e dello sviluppo del trasporto marittimo nel nostro Paese.
A raccontare una saga di baccàn (padrone, in genovese) e camalli, navi e armatori è Bruno Musso, attuale presidente del Gruppo Grendi, nel libro "Il cuore in porto" (Mursia, pagg. 282) in libreria da gennaio 2017.
«A Genova, quando erediti una ditta di spedizioni, erediti anche i problemi del porto. E le opportunità, certo» scrive Musso all'inizio del libro che prende le mosse nel capoluogo ligure dei primi decenni dell'Ottocento - quando il porto «erano settecento metri di calate dal Mandraccio a San Tomma...
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