LONDRA - «C'è la necessità di includere nella lista dei cantieri di demolizione riconosciuti dall' Unione europea anche quelli extra-Ue, in particolare quelli che già soddisfano gli standard internazionali stabiliti dalla convenzione di Hong Kong riguardo la sicurezza del lavoro e la sostenibilità ambientale». Queste le parole di Patrick Verhoeven, segretario generale di Ecsa, con cui l' associazione che rappresenta gli armatori europei ritornano a far sentire la loro voce su una questione sempre più al centro delle attenzione dello shipping internazionale.
Nell' ultima parte del 2016 la Commissione europea aveva pubblicato la prima edizione di una lista comprendente delle strutture cantieristiche adibite al riciclaggio delle navi risponden...
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