MILANO - 14 miliardi di dollari di fatturato e 84.000 posti di lavoro nei cantieri americani.
70.000 posti di lavoro per marittimi americani a bordo delle navi Usa.
Più di 39.000 navi che battono la bandiera a stelle e strisce.
Questo il Jones Act del 1920, una norma che dura da quasi un secolo e che rappresenta tutt’oggi l’asse portante dell’industria e dei trasporti marittimi americani. Una legge che - secondo Vincenzo Onorato, promotore non solo di una campagna a difesa dell’occupazione marittima sulle navi italiane, ma anche di uno studio sul dramma della disoccupazione giovanile nel nostro Paese - potrebbe e dovrebbe essere mutuata in Italia.
A più riprese, in un secolo di storia, riconosciuto come una legge tipicamente protezionistica, il Jones Act non è mai stato seriamente indicato come una norma da abrogare; anzi è accaduto il contrario, anche perché l’intera economia del mare è sopravvissuta negli Stati Uniti proprio grazie allo Jones Act del 1920.
E perché a ques...
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