Lo stato moderno e i suoi poteri

LIVORNO - Da quando Charles de Secondat, barone di la Brède e di Montesquieu ne codificò organicamente i princìpi, lo stato moderno, inteso come stato democratico, si fonda su una separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario così netta da non ammettere fra di essi interferenza alcuna. Alcuni embrioni della teoria che ha reso universalmente noto il grande pensatore illuminista si trovavano, in verità, già in Platone, Aristotele e, più modernamente, in John Locke. In questi ultimi giorni nel nostro allegro Paese si è inteso di giudici che, in spregio ai dettati del Codice penale, hanno scarcerato uno spacciatore perché “spacciava per necessità” e a Palermo è accaduto che quattordici scafisti siano stati liberati con la stessa assurda, pericolosissima motivazione. Invocando il fatto di avere agito per necessità, infatti, potrà essere scusato e giustificato qualsiasi reato contro il patrimonio e la persona, ivi comprese le cruente rapine in villa che, mutati mutand...
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Tags: Politica

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