TRIESTE – Restano dove sono i 12 motori che l'azienda finlandese Wärtsilä aveva già venduto alla coreana DSME (Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering). La nave Uhl Fusion, rimasta in rada al largo dello scalo giuliano per una ventina di giorni, è infatti ripartita senza aver caricato la merce che era stata inviata a trasportare.
Una piccola ma significativa vittoria per i sindacati e i lavoratori dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra, impegnati nel cosiddetto sciopero “a scacchiera” proclamato per impedire che venissero consegnati i sopra menzionati motori, in segno di protesta tangibile contro al decisione della proprietà finlandese di riportare in patria la produzione dei propulsori prodotti sin qui nel capoluogo del Friuli Venezia Giu...
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Tags: Economia
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