ROMA – “Infrastrutture e burocrazia pubblica frenano logistica, Pil e lavoro: mi auguro che il Governo possa dare una svolta”. Così inizia una nota che l’ex sottosegretario ai trasporti Mino Giachino ha inviato ai quotidiani a margine del convegno organizzato da Federagenti. “L’evento svoltosi a Roma conferma la straordinaria importanza delle infrastrutture per cogliere le opportunità che il mondo globale, cambiato dal Covid e dalla guerra russo-ucraina offre ai Paesi che si trovano sul Mediterraneo che saranno i favoriti dal reshoring. Fondamentali saranno le infrastrutture come i corridoi ferroviari europei che consentiranno ai porti italiani, di fare concorrenza sui traffici agli scali nordeuropei. Accelerare la costruzione della Tav, del Terzo Valico e del Brennero, della nuova Diga nel porto di Genova renderanno lo scalo ligure più vicino al mercato europeo”.
“Il Governo – scrive ancora Giachino – deve costruire nuovi rapporti con tutti i Paesi del Nord Africa. Occorre intervenire sulla efficienza logistica italiana oggi garantita dagli spedizionieri e dai trasportatori. Controlli doganali e procedure portuali debbono essere finalmente snellite. Da anni l’Italia è al 19esimo posto, nella graduatoria di Doing Business, causa la mancanza di infrastrutture e l’eccesso di burocrazia, mentre Germania e Olanda sono ai vertici. Se l’Italia avesse la stessa posizione di Germania e Olanda, il nostro Pil potrebbe crescere di uno o addirittura due punti. Ecco l’obiettivo per un Governo che ha davanti 5 anni di grande lavoro”.
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