Chi ha più cervello, più ne adoperi

LIVORNO - Riguardo all’infelice quanto screanzata uscita del ministro dell’interno d’oltralpe, anche per chi normalmente non si trova a corto di parole, è davvero esprimersi senza scendere agli infimi livelli del medesimo. E non è possibile neppure rifarsi alla conclamata rozzezza gallica di fronte alla raffinata cultura romana, dato che l’ineffabile esponente del governo, figlio di migranti, non può rivendicare fra i suoi antenati i fieri e valorosi guerrieri di Vercingetorige. E allora? Allora, mentre al di là di Ventimiglia i poliziotti, tutti alti e ben messi, continuano a consumare i propri scarponi sui fondo schiena di chi tenta di passare, minori compresi, non rimane altro che seguire le strada indicata dal vecchio adagio: “Chi ha più cervello, più ne adoperi”.