TRIESTE - Fincantieri chiude il 2015 con un rosso di 175 milioni di euro dall'utile di 67 milioni del 2014. A pesare è la controllata norvegese Vard (che come altre società offshore soffre del crollo del prezzo del greggio), cui sono riconducibili 37 milioni di euro di perdita. Ma ordini acquisiti e carico di lavoro toccano un record storico. E nel nuovo Piano industriale 2016 - 2020, approvato il 31 Marzo dal cda insieme al bilancio, è prevista una crescita media annua dei ricavi di circa il 10%. La Borsa ha risposto senza troppo entusiasmo, con il titolo che ha chiuso piatto (+ 0,03% a 0,34 euro).
«Fincantieri archivia col bilancio 2015 la più lunga crisi del settore, gestita con la strategia più adeguata, che ci ha consentito di uscirne rafforzati e leader indiscussi nei settori ad alto valore aggiunto della cantieristica», ha detto l'amministratore delegato Giuseppe Bono commentando i risultati. «Il bilancio 2015 - ha...
Condividi l’articolo
Articoli correlati
Potrebbe interessarti
Porto Trieste hub lungo Via della Seta
Francesco Greggio nuovo Cfo Gruppo Moby
Costruzione del terminal Dp World in Ecuador
Nello scalo di Ancona arriva Babbo Natale
In comune a Trieste ambasciatore della Turchia
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica