LIVORNO - (R. R.) In margine alla vicenda della decisa censura indirizzata dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, verso il segretario (non vorremmo sminuirne la statura definendolo solamente tale) dell'Authority livornese, dottor Massimo Provinciali, e all'intenzione - tutta di principio, ben s'intende - di proporre ricorso che la stessa Autorità ha manifestato, meriterebbe sottolineare alcuni particolari che potrebbero costituire, quanto meno, motivo di riflessione.
Uno ex multis.
Nella premessa in fatto della censura formulata dal presidente Cantone viene citato, fra l'altro, il ruolo del Provinciali «nell'ambito del Consiglio di amministrazione dell'Alp - Agenzia per il lavoro in porto» e lo stesso presidente, nella delibera finale, ordina al Rpc (una delle molteplici funzioni rivestite...
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