ANCONA - «Se possiamo dirci soddisfatti perché Ancona è stata individuata sede di un'Autorità di Sistema portuale, allargando la propria giurisdizione ai porti abruzzesi, siamo invece fortemente preoccupati e contrari alla riforma portuale che sta prendendo corpo, perché esclude gli operatori portuali dalla governance delle Authority». Questa l'affermazione del presidente di Confindustria Ancona, Claudio Schiavoni, che per Ancona in particolare, cita l'esclusione dalla nuova struttura delle aziende di raffinazione e della cantieristica.
Il nuovo decreto legislativo, osserva, «esclude gli operatori portuali dagli organi direttivi del nuovo organismo: proprio quei soggetti che per esperienza quotidiana vivono e conoscono perfettamente le problematiche del porto. Nel Comitato di gestione, il nuovo organo direttivo che sostituisce il Comitato portuale - ha aggiunto Schiavoni - la governance è esclusivamente riservata ad una c...
Condividi l’articolo
Articoli correlati
Potrebbe interessarti
Porto Trieste hub lungo Via della Seta
Francesco Greggio nuovo Cfo Gruppo Moby
Costruzione del terminal Dp World in Ecuador
Nello scalo di Ancona arriva Babbo Natale
In comune a Trieste ambasciatore della Turchia
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica