ROMA - «Esattamente al contrario della nota pubblicità, anche nel 2017 le aziende che producono rifiuti non assimilabili a quelli urbani saranno chiamate a pagare lo smaltitore effettivo e quello virtuale. Il secondo è quasi sempre l'azienda municipalizzata locale. Insomma pago due per prendere uno». Lo ha dichiarato Nereo Marcucci, presidente della Confetra, Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica, con riferimento alla "Tari", la tassa sui rifiuti che le imprese di logistica sono costrette a pagare per lo smaltimento degli imballaggi terziari.
«Nonostante gli interventi del ministero dell'Economia, dell'Antitrust e recentemente anche del Tar - ha proseguito Marcucci - il ministero dell'Ambiente non ha ancora posto vincoli ai Comuni in merito alla possibilità di considerare qualsiasi rifiuto come un rifiuto urbano».
La conseguenza è che i Comuni stanno ricomprendendo tra i rifiuti assoggettat...
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