Corsini di nuovo “in sella”

LIVORNO - Per onestà va premesso che chi scrive, pur se uscito “vincente” da varie esperienze giudiziarie, non si sente di proclamare apprezzamenti incondizionati verso la giustizia (chiamiamola così per intenderci), pur tuttavia, il verdetto della Corte di Cassazione che ha riformato il provvedimento interdittivo subìto dal presidente dell’AdSp livornese, Stefano Corsini è, probabilmente, fra quelli che mi sentirei di condividere. Il presidente, infatti, scegliendo di affrontare la roulette del terzo grado di giudizio senza accontentarsi del discreto esito del secondo e, sopra tutto, nell’imminenza dello scadere naturale del provvedimento impugnato, dimostrava, se non altro, di avere agito in perfetta buona fede. L’ingegner Corsini che, diversamente dal suo segretario generale, con il quale aveva condiviso la triste esperienza, non si era accontentato dello “sconto” ottenuto ...