TRIESTE - Nel 2001, con la legge 23 /12/ 2000 n. 388 (art. 18, c. 3) venne introdotta la norma che prevede il pagamento dell'Ici a carico del concessionario di beni demaniali. Da allora in quasi tutti i porti è iniziato il contezioso tra i Comuni e l'Agenzia del Territorio da una parte, che pretendevano di applicare l'Ici (e poi l'Imu) anche ai beni demaniali in concessione negli ambiti portuali, ed i terminalisti portuali dall'altra, che invece chiedevano la classificazione dei beni demaniali portuali nella categoria E/1 "Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei", esente dal pagamento dell'Ici.
La Corte di Cassazione - Sezione Tributaria Civile, con la Sentenza n. 20028 / 2015 del 22 /4/ 2015 è intervenuta definitivamente sull'argomento dando ragione alle imprese concessio...
Condividi l’articolo
Articoli correlati
Potrebbe interessarti
Porto Trieste hub lungo Via della Seta
Francesco Greggio nuovo Cfo Gruppo Moby
Costruzione del terminal Dp World in Ecuador
Nello scalo di Ancona arriva Babbo Natale
In comune a Trieste ambasciatore della Turchia
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica