Fedespedi: quanto costerà la crisi israelo-palestinese allo shipping internazionale

FIRENZE - "La crisi israelo-palestinese rischia di diventare molto più vicina a noi di quanto non possiamo immaginare: da operatore e rappresentante del settore della logistica e trasporti, sono sinceramente preoccupato per le conseguenze che, in un tempo non preventivabile ma che potrebbe essere anche breve, essa sarebbe capace di generare avere sui traffici marittimi, limitati, inibiti e comunque resi più pericolosi nel canale di Suez. Quest'opera, inaugurata nel 1869, rappresenta la via di transito del 12% del commercio internazionale, il 10% del petrolio, l’8% di gas naturale (fonte Fedespedi) ed il 40% dell'import export italiano navale viaggia sulle navi portacontainer che l'attraversano". Questo l'allarme lanciato da Federico Albini, presidente sezione trasporti di Confindustria Toscana Nord. 
 
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Tags: Shipping

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