

ROMA - Con l'ok arrivato dal Consiglio dei Ministri si fa marcia indietro e si torna al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Una scelta non solo formale, come era già stato evidenziato in più occasioni e da più voci, che trova giustificazione anche in aspetti apparentemente banali come la carta intestata: quella che riportava il nome attuale era stata messa da parte dallo scorso esecutivo che aveva scelto di rinominare il Ministero.
All'aspetto politico quindi il nuovo Governo associa anche quello ecologico con migliaia di fogli "salvati". Vecchio nome e vecchie questioni che il viceministro Edoardo Rixi aveva già affrontato nel suo mandato nel 2019, la Gronda ad esempio.La partenza è prevista tra fine ...
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Tags: Politica
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