Obiettivi sulla transizione energetica a rischio per i porti italiani?

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ROMA - A livello europeo, sia l'Unione Europea che l'International Maritime Organization (IMO) stanno introducendo normative sempre più stringenti per l'ambiente nel settore marittimo. Tra queste norme, vi sono direttive per l'implementazione del cold ironing (fornitura di energia elettrica da terra durante l'ormeggio delle navi per eliminare le emissioni) e l'utilizzo di carburanti a basse emissioni nei porti. Gli armatori stanno adeguandosi a queste normative, ordinando navi con sistemi di abbattimento delle emissioni. Tuttavia, secondo una stima di Drewry, per raggiungere l'obiettivo di emissioni zero entro il 2050, il settore marittimo dovrà investire una somma straordinaria di 3.000 miliardi di dollari. Nel contesto della propulsione "green", non è ancora chiaro quale tecnologia prevarrà in futuro: il gas naturale liquefatto (GNL) potrebbe rappresentare una soluzione transitoria, seguit...
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Tags: Porti

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