GENOVA - Tra la verità delle cose e la verità giudiziaria corre e occorre del tempo. E la richiesta del pubblico ministero di Genova per il comandante della "nave Jolly Nero", Roberto Paoloni, a vent'anni di reclusione per quei nove morti e quattro feriti finiti sotto le macerie della Torre Piloti arriva a poco meno di quattro anni di distanza. Perché era la tarda serata del 7 Maggio 2013 quando il "Jolly Nero" stroncò in retromarcia e in velocità il piede di cemento armato della Torre Piloti uccidendo uomini della Capitaneria e civili. Vent'anni di reclusione per omicidio colposo plurimo, crollo di costruzioni, attentato alla sicurezza dei trasporti, ma anche falso perché, sostiene l'accusa, Paoloni non annotò sul giornale di navigazione che il contagiri della nave non funzionava e attestò nella check list degli apparati del ponte di comando della nave che quell'apparato invece funzionava eccome.
«Il comandante ...
Condividi l’articolo
Articoli correlati
Potrebbe interessarti
Porto Trieste hub lungo Via della Seta
Francesco Greggio nuovo Cfo Gruppo Moby
Costruzione del terminal Dp World in Ecuador
Nello scalo di Ancona arriva Babbo Natale
In comune a Trieste ambasciatore della Turchia
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica