PIOMBINO - A due anni e mezzo dalla firma dell'Accordo di programma per la riconversione e riqualificazione del Polo siderurgico di Piombino, il piano per il suo rilancio procede con cautela.
«Aferpi, la società controllata da Cevital che ha rilevato gli impianti della ex Lucchini, nonostante l'impegno del Governo, della Regione e di Issad Rebrab, il magnate algerino che nell'affare Piombino ha già impegnato 102 milioni, ottiene credito con difficoltà», afferma Umberto Paoletti, direttore generale di Confindustria Livorno Massa Carrara. «Eppure il piano industriale di Aferpi è l'unica opzione esistente per rilanciare la produzione di acciaio e ridare fiato all'occupazione e non esistono effettive alternative praticabili. Non ci sono sufficienti lin...
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