NEW YORK - La tempesta cinese si è abbattuta sulle due sponde dell'Atlantico. E dopo i mercati, minaccia anche la crescita europea e la politica monetaria della Fed, senza risparmiare l'euro e il dollaro.
La frenata della Cina si abbatte su tutti i settori, soprattutto quelli che più hanno finora beneficiato dell'appetito cinese per i beni di lusso, dai tecnologici alle auto. General Motors e Volkswagen hanno ridotto, per la prima volta, dai massimi la loro produzione in Cina. Nei primi sei mesi dell'anno il tasso di utilizzazione delle 23 maggiori fabbriche automobilistiche straniere è sceso per la prima volta sotto il 100% al 94,3% dal 107,4% dello stesso periodo dello scorso anno. Per gli Stati Uniti l'impatto più forte del ciclone Pechino potrebbe essere lo slittamento del primo rialzo dei tassi da...
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