Confcommercio Toscana su precarietà e retribuzioni

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FIRENZE - “Il lavoro in Toscana si sta impoverendo. Ovvero cresce all’insegna della precarietà, dell’instabilità e di stipendi spesso troppo bassi. Da questo assunto, incontrovertibile, parte l’analisi diffusa qualche giorno fa da Cgil, che contiene interessanti elementi di riflessione. Purtroppo il vero humus del lavoro precario, prima ancora che il sistema imprese, è un Paese in cui la crescita è al palo ormai da oltre trenta anni, in cui ‘instabilità’ è la parola d’ordine di politica ed economia, in cui il clima di fiducia è ai minimi termini. Insomma, se il lavoro è precario è perché l’Italia è un Paese precario”. Ad affermalo è il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni in una nota sulla qualità dell’occupazione nella regione. Abbonati Effettua il login
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Tags: Economia

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