GENOVA - Le pesantissime conseguenze legate alla crisi finanziaria del Gruppo Hanjin Shipping non hanno mancato di colpire anche gli spedizionieri italiani. Nessuna delle oltre 2600 aziende del mondo spedizionieristico rappresentato da Fedespedi può dirsi non toccata dagli innumerevoli disagi e dai costi conseguenti al blocco delle procedure di imbarco, per l'export, e dalle innumerevoli difficoltà legate alla consegna, in import, dei contenitori.
E' stato così che si è svolto, su iniziativa di Spediporto (la più importante tra le realtà marittime federate a Fedespedi), un importante incontro tra tutte le parti coinvolte operativamente e commercialmente nel caso Hanjin.
Presenti i terminalisti con Sech e Vte, gli agenti marittimi con Assagenti, gli spedizionieri con Fedespedi e Spediporto e, naturalmente, la dirigenza Hanjin Italy.
Il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta, ha dichiarato che «la volont&a...
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